Un Drink, Un Film: il Proibizionismo raccontato a Napoli con il bourbon del Kentucky

Tra un film e l’altro e un bere responsabile e l’altro, ci addentriamo finalmente nel periodo preferito da barman e barlady, il fantomatico, famigerato Proibizionismo, il cui fascino sempre più ispira nuovi cocktail bar e speakeasy. E lo facciamo da Napoli, grazie al barman Ugo Acampora, già vincitore del Premio Strega Mixology 2018 che si è fatto ispirare da Lawless, film sceneggiato da Nick Cave e assolutamente da riscoprire, magari bevendo proprio l’Outlaw che qui vi proponiamo! Fuori quindi il vero bourbon del Kentucky, Jim Beam, e in alto gli stivali!
DRINK: OUTLAW
(ispirato al film “Lawless”, di John Hillcoat, 2012)
BARMAN: Ugo Acampora, del Twins, Cocktail, Wine, Coffee di Napoli
INGREDIENTI:
5 cl di bourbon Jim Beam
2 cl di mix succo di agrumi (limone, arancia, pompelmo)
2 cl di sherbet alla camomilla
2 cl di Elixir Falernum
Bicchiere: stivale (fantasy)
Garnish: arancia disidratata
PREPARAZIONE:
Il cocktail si esegue con la tecnica mix & pour, versando tutti gli ingredienti eccetto l’Elixir Falernum all’interno di un Boston shaker con ghiaccio tritato. Quindi si versa tutto all’interno del bicchiere fantasy e successivamente si aggiunge l’Elixir, facendolo affondare.
ISPIRAZIONE:
Il cocktail è una semplice ma innovativa rivisitazione del New York Sour, sostituendo ovviamente il rye whisky con il bourbon Jim Beam. Ho inserito succo di agrumi e uno sciroppo per bilanciarlo e ho sostituito il classico vino rosso, usato per la ricetta originale con l’Elixir Falernum (Ratafià a base di vino e frutti di bosco) della distilleria Petrone, ricollegandomi alla leggenda dell’immortalità dei fratelli Bondurant. Per questo cocktail ho preso ispirazione da un film ambientato nei primi anni del Proibizionismo: Lawless, interpretato, tra gli altri, da Shia LaBeouf e Tom Hardy. I fratelli Bondurant erano dei produttori clandestini di whiskey e si dice che fossero "protetti" da una leggenda di famiglia che li vorrebbe immortali. Nella Virginia dei primi anni del Proibizionismo, i tre fratelli distillano e vendono clandestinamente alcolici, prima fuori città, senza immischiarsi con i gangster che si ammazzano tra loro per le strade, quindi, alzando il rischio e il tenore degli affari. La scelta del titolo, Outlaw – tradotto ’fuorilegge’ indica già la differenza con lawless - senza legge.

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